A pagina 36 il Corriere della Sera di oggi si riserva un'enorme auto-pubblicità (“creata” dall'agenzia Armando Testa) dal titolo «Liberi di pensare». Vi si legge:
«Solo un'informazione indipendente combatte contro l'immobilismo.
Un'informazione di parte crea persone ferme sulle proprie posizioni e impedisce al Paese di fare passi avanti. Per questo, ogni giorno, ci battiamo per un'informazione completa e indipendente che permetta ad ognuno di conoscere i fatti e di farsi la propria opinione».
Splendido esempio di posizione “terzista” vero?
Ma tale pubblicità è subito confutata da un'altra pubblicità: a pagina 37, infatti, oltre a una recensione di Giorgio Montefoschi sull'ultimo libro di Nabokov, vi si trova in bella evidenza la réclame della nuova edizione de L'odore dei soldi, di Marco Travaglio ed Elio Veltri (Editori Riuniti).
Il terzismo pubblicitario non s'ha da fare: i soldi non hanno odore.
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