lunedì 8 marzo 2010

Don't Cry for Me, Argentina

«Il mese di marzo volgeva al termine e il caldo non diminuiva. Una domenica (la domenica di solito la gente rientra presto), Edoardo, che tornava dallo spaccio, vide che Cristiàn aggiogava i buoi. Cristiàn gli disse:
“Vieni; dobbiamo lasciare delle pelli a casa del Pardo. Le ho già caricate; approfittiamo del fresco”.
Il negozio del Pardo si trovava, credo, più a sud; presero il Camino de las Tropas; poi una strada secondaria. Con la notte la campagna diventava sempre più grande.
Costeggiarono un canneto; Cristiàn gettò via il sigaro che aveva acceso e disse senza fretta:
“Al lavoro, fratello. Poi ci aiuteranno gli avvoltoi. Oggi l'ho uccisa. Che resti qui con i suoi stracci. Ora non farà più danni”.
Si abbracciarono, quasi piangendo. Adesso li univa un altro vincolo: la donna tristemente sacrificata e l'obbligo di dimenticarla».

Jorge Luis Borges, Il manoscritto di Brodie, Adelphi, Milano 1999

Il brano riportato è tratto dall'epilogo del racconto L'intrusa. Il post è stato ispirato da questa notizia internazionale. La donna (l'intrusa) “tristemente sacrificata” è la democrazia.

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