Oggi Berlusconi è andato festeggiare i 90 anni di Don Luigi Maria Verzé, il quale omaggia l'amico Silvio con tali parole: «È diventato ormai un personaggio storico nato nella fede cristiana, ispirato alla fraternità non solo in Italia. Il mio non è un elogio politico, non ne ha bisogno, ma personale. Lo conosco da anni Berlusconi, da quando era giovane: prima come cantautore di crociera, poi imprenditore, il più grande in Italia, poi per amore di patria e solo per amore di patria, come posso testimoniare, è diventato uno statista di fama mondiale».
Se leggete la voce wikipediana dedicata al filosofo-sacerdote capirete il perché di tale amicizia. Comunque sia, di primo acchito, a leggere tali parole si rimane basiti di come un uomo attento alle problematiche morali, sociali e filosofiche qual è don Verzé possa arrivare a fare simili elogi pubblici (anche se, va ricordato, Berlusconi è uno dei principiali finanziatori del San Raffaele). A una lettura più attenta, tuttavia, ci si accorge che don Verzé elogia il ‘passato’ di Berlusconi self made man e non il ‘presente’, al quale è invece riservato un laconico “statista di fama mondiale”, come in fondo di fama mondiale sono Chávez, Putin, Kim Jong Il.
Ho da capire meglio cosa don Verzé possa intendere con “per amore di patria e solo per amore di patria”. Ora vo a far due passi per schiarirmi le idee.
2 commenti:
comunque te l'avevo già detto che io lavoro qui? e ho conosciuto il don, e credo di averlo colpito. la prima volta gli ho dato torto sulla sua dottrina "genetica". mi ha fatto la domanda diretta dopo lo spiegone, mi ha detto "ma tu non sei d'accordo", gli ho risposto "no". spaventando i colleghi, ma dopo mi è stato detto "bene così che a lui non piacciono gli yes-men".
la seconda volta è entrato in ufficio e no nha cagato nessuno, era ipnotizzato dalla mia mole (sono 1.94 e ben piazzato), mi ha detto che devo essere bergamasco perché sono forte, gli ho detto "no sono valsesiano, anche meglio", poi gli ho narrato delle origini parzialmente venete (zona marostica) e s'è acceso, che lui è veneto veronese, aria di famglia (insomma... tra veronesi e vicentini...) e m'ha preso per le spalle per qualche secondo dicendo "sei proprio forte" e c'era un prof e un collega che non venivano più considerati.
comunque, sul fatto: mi ha schifato il barattolo che ha osato il riferimento alla sua situazione giudiziaria. che persona devi essere se al compleanni di un altro (il 90°! per scherzo a pranzo con dei colleghi ho detto "si, una cosa che gli capita solo 2 volte nella vita") ti metti tu sotto i riflettori... però mi hanno detto che non ha fatto altri cenni, e che in cambio fornisce emolumenti alla fondazione...
cazzarola Alex, complimenti! No, non sapevo che tu lavorassi lì. Pensavo in altra sede...
E grazie di questi retroscena biografici, da "grande" filosofo.
:-)
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