venerdì 19 marzo 2010

L'autorità

505-260 «È tanto poco vero che l'aver sentito dire una cosa sia la regola delle vostre convinzioni, che non dovete credere nulla senza mettervi nella condizione come se mai lo aveste sentito.
È il consenso vostro a voi stessi e la voce costante della vostra ragione, e non degli altri, che vi deve fare credere.
Il credere è così importante.
Cento contraddizioni sarebbero vere.
Se l'antichità fosse la regola del credere, gli antichi sarebbero dunque senza regola.
E se fosse il consenso generale: se gli uomini fossero periti.
Falsa umiltà, orgoglio.
Punizione di coloro che peccano, errore.
Sollevate il sipario.
Avete un bel fare: bisogna credere, o negare, o dubitare.
Non avremo dunque regola?
Giudichiamo che gli animali fanno bene ciò che fanno: non vi sarà dunque alcuna regola per giudicare gli uomini?
Negare, credere, dubitare sono per l'uomo ciò che il correre è per il cavallo».

Blaise Pascal, Pensées, [Frammenti, BUR, 1994. Trad. Enea Balmas]

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