mercoledì 10 marzo 2010

Dividere l'Italia

Facciamo così: dividiamo in due l'Italia, con un muro alto, immaginario, nelle due zone mentali che la contraddistinguono; pro e contro Berlusconi¹ - rimanendo tutti nello stesso luogo, ma d'incanto praticando una sana incomunicabilità tra le parti. Non ci si parla più, ma nemmeno più uno comanda e legifera per l'altro. Due popoli, due lingue diverse, due idee diverse di democrazia: non son sicuro che la zona Popolo della Libertà sarà più popolata. Chi è disposto a sottostare al piccolo uomo e ai suoi scherani si faccia avanti ma lasci in pace e, soprattutto, non invada l'altra zona Berlusconi-free.
Berlusconi è come un pizzo, un'estorsione continua al buon senso, al quieto vivere, alla pace intellettuale, al pensiero lanciato verso problemi più seri e urgenti da affrontare, foss'anche guardare dentro le tonache dei sacerdoti. Ma quest'uomo lo impedisce, è una piaga, è un verme solitario infilato nei nostri intestini che ci divora, ci fa perdere tempo, ci rende grama la vita. Ma perché a questo pezzo di mondo mediterraneo è toccato in sorte questa indecenza (volevo dire: questo pezzo di... ma lasciamo perdere)? Etruschi, popoli Latini, Romani, barbari, papalini, corti varie e granduchi, e regni e repubbliche marinare; e risorgimenti, guerre, dittatura, resistenza, referendum, repubblica, quarant'anni di democrazia cristiana, Craxi, grigi compagni del Pci, storia storia storia per avere che? Certo che stanno meglio i greci sull'orlo della catastrofe finanziaria! Lo so che al netto della mia vita privata niente cambia con lui o senza di lui e che i problemi e le ingiustizie da affrontare sono altre (vedi Tommy, vedi Phastidio). Ma, allo stesso tempo, questo groppo in gola, quest'impedimento alla spensieratezza è cattiva distrazione dalle cose più urgenti per le quali vale la pena pensare, vivere. Mi fermo. Chiudo le imposte. Lascio fuori la neve, non prima di tracciare un segno giallino sulla stessa: comincio a marcare il territorio.

¹I terzisti son pregati di andare a San Marino.

5 commenti:

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Visto che il Nostro è stato così bravo a risolvere (?) il problema delle discariche, propongo che ai suoi adepti siano assegnati i terreni adibiti a immondezzai, letamai, paludi fetide, petrolchimici dismessi, merdai.

Luca Massaro ha detto...

Aderisco alla proposta
:-)

Tommy ha detto...

Ma sai che ho sempre avuto anch'io quest'idea in mente? Anzi, la declinavo in una chiave ancora più universale - ciascuno viva coi più simili. Però, però: gli opposti si attraggono, dicono. E una certa variazione culturale non può non essere salutare.
(Ma non temere, contro i berlusconiani rispolvero volentieri l'innato e biologico razzismo che ognuno di noi si porta dentro. Altrimenti diventerei masochista, o violento coi prossimi...)

paopasc ha detto...

Voi ve li ricordate politici che, anche se appartenenti a una diversa concezione politica, erano degni di rispetto e considerazione?
Se li trovate fatene un identikit perchè magari questi moderni hanno perso i riferimenti e si muovono a casaccio.
Ma chi è quell'arruffa popoli in cima alla lista dei commenti: po-pinga? che è extracomunitario?

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Paopasc, attento, ancora fischia il vento ! ;-)