lunedì 29 marzo 2010

Seminare l'Italia



Oggi, grazie a una piacevole “vacanza elettorale”, ho fatto una vera scelta di campo (altro che Di Pietro): ho spaccato, insieme al suocero, diversi quintali di quercia (con la spaccatrice meccanica azionata dal trattore bien sûr) e, di poi, ho seminato al tramonto (davvero!) due solchi di patate (seme olandese) nel campo arato. Restare attaccato alla terra è l'unico mio modo per dimenticare l'enorme quantitativo d'italiani che votano PdL. Magra è la consolazione d'abitare/d'essere Toscana.

4 commenti:

Tommy ha detto...

Ad avercelo, un pezzo di terra... :-(

Luca Massaro ha detto...

È un po' lontano da casa tua, ma se vuoi un paio di solchi te li prenoto
:-)

Anonimo ha detto...

Sai che anch'io trovo rilassante lavorare la terra quando sono stressato e deluso dal mondo? Ho un terreno in SArdegna dove pianto alberi, mi curo delle piante, costruisco muretti a secco ecc. E' una versione bucolica dello spaccare la cristalleria per il nervoso...

il mio nome è mai più ha detto...

Io mi limito ad un po' di giardinaggio, ma ti assicuro che abitare nella regione di Vendola non mi ha reso la vita migliore.
Ciao.