È giunto per me il momento di ringraziare di cuore l'ex segretario del PD, onorevole Pier Luigi Bersani, porgergli i miei omaggi perché, grazie a lui, grazie ai fallimenti conseguiti dal febbraio scorso, complice anche una compagine dirigenziale del partito che sta alla politica fallimentare come i Berliner stanno alle filarmoniche, il Partito Democratico mi è rimasto così tanto indigesto che, dopo la rielezione di Napolitano e l'avvio del governo Letta, l'ho vomitato del tutto, ripromettendomi di non assumerne più - politicamente - neanche un'oncia.
Da allora, tutto ciò che è accaduto, primarie ed elezione di Renzi comprese, mi è passato accanto senza che mai avessi avuto la tentazione di rimetterlo in bocca, il partito. Così, stasera, se lo chef ha preparato la profonda sintonia, io, il boccone, il mapazzone, non ho l'obbligo di assaggiarlo per dire che fa schifo, perché, appunto, è da tempo che ho detto basta alle pietanze del PD.
Mi spiace per quei tre milioni circa di elettori che sono rimasti a tavola, tutta gente con lo stomaco migliore di me.
Grazie dunque, compagno Pier Luigi.
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