Premesso che sono per il proporzionale puro senza alcun tipo di sbarramento - tanto per dare una possibilità anche a Marco Pannella e a Giuliano Ferrara -, mi riservo di attendere l'approvazione finale, in Parlamento, del nuovo progetto di legge elettorale proposto da Matteo Renzi e da lui chiamato Italicum. Di primo acchito - noto - l'impianto prospettato è abbastanza inquietante. Non lo sarebbe se, al testo approvato, fosse aggiunto questo semplice codicillo: il premio di maggioranza a chi supera il 35% va anche al “partito” degli astenuti. Scranni vuoti alle Camere, riempiti di volta in volta, settimanalmente, per estrazione a sorte, con la partecipazione della Sisal.
Vinci anche tu un posto in Parlamento: al 6 + 1 un posto di senatore a vita e giù a scalare, sino a esaurimento seggi. Ho già pronto lo slogan:
Ehi, tu, cittadino scalcagnato: pensi davvero di poter fare peggio di Mario Monti?
L'unico vincolo, per i nuovi parlamentari, sarà quello di non iscriversi al gruppo misto: non avessero a prendere l'allure fancazzista di un Tabacci, non sia mai.
P.S.
Ritornando a casa, in auto, tramite Radio Radicale (so che esiste anche RAI GR Parlamento, ma non si sintonizza bene) ho ascoltato un po' di diretta dalla Camera, incuriosito dalla brevità degli interventi dei deputati del M5S che si limitavano (più o meno) a leggere l'elenco dei parlamentari che hanno approvato l'obbligatorietà costituzionale di conseguire, per lo Stato, il pareggio di bilancio.
Un elenco, quello odierno, che era la continuazione di questo, credo.
Beh, devo dire che li ho ascoltati volentieri, ché sono stati ineccepibili.
1 commento:
la cuoca di Lenin
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