In questi minuti v'è l'incontro tra il segretario del Pd, Matteo Renzi, e un delinquente, Silvio Berlusconi presidente di un partito, anzi no: movimento.
Non m'interessano le risultanze: qualsiasi cosa verrà fuori, sarà un prodotto marcio, ché impastato da mani sporche, un paio almeno, sicuramente.
Purtuttavia, non mi fa specie in sé l'incontro, se però partisse da un'analisi retrospettiva nota: ricordare al pregiudicato tutta la carriera politica svolta nell'esercizio esclusivo del suo interesse che, putacaso, non è mai coinciso con quello della nazione. Se alla fine di tale analisi, l'ex senatore è restato seduto senza battere ciglio, intavolare il discorso sulla legge elettorale sarà un discorso inutile, giacché, come ha scritto l'amica Astime su facebook:
Mi pare di capire che il punto di vista sulla legge elettorale di tutti i partiti sia: qual è la legge che più mi avvantaggia? Il punto di vista degli elettori, di tutti gli elettori, ovviamente, non è neppure tenuto in considerazione.Inutile per gli elettori, beninteso.
2 commenti:
hai ragione, uno è decaduto da senatore con la condanna per gravi reati, l'altro non è nemmeno parlamentare, ed entrambi si mettono d'accordo sulla legge elettorale da fare. solo qui, solo qui, solo
L'Italia è il Paese che amano.
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