Cambio sequenziale? Albero a camme? Twin Spark? Ammortizzatore idropneumatico? Sedici valvole? |
Da qualche tempo, in molti Amministratori Delegati di società manifatturiere (e non solo, anche di società del terziario avanzato), per questioni attinenti la linea produttiva di varie merci, è diventato uso invalso dichiarare che è nel DNA dell'azienda progettare e costruire un determinato prodotto le cui caratteristiche sono conformi, appunto, al DNA aziendale.
Ora, se questo viene a dirlo, per es., l'A.D. della Rovagnati, che è necessario che i prosciutti cotti e altri salumi vari, abbiano proprio il DNA dei suini e non - chessò - degli equini, la cosa è in un certo senso comprensibile e accettabile.
Ma che siano degli sbrodoloni dalla favella imbastardita da anglismi penosi di vario genere, beh, io che - ahimè! - non posso fregiarmi di aver un orecchio musicale, ma un minimo di orecchio linguistico sì, ecco che le volte che sento pronunciare
"Alfa Romeo è nata con un suo dna", ha detto Marchionne. "Per tornare a portare l'Alfa sui mercati globali e dargli quella credibilità che aveva quando aveva successo è necessario tornare a quel dna, che include la non comunanza dei motori... tornare a modelli e architetture che sono prettamente Alfa" [Reuters]
il mio DNA subisce una mutazione tale che, prima o poi, dovrò andare a farmi controllare dal professor Charles Xavier.
P.S.
2 commenti:
eh, loro hanno il dna dei padroni e la comunanza dei cialtroni
fra euribor interessi composti credit crunch e troika non te la caverai con meno di una W - sàllo fin d'ora.
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