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A una vita piena di
eccessi ho sempre preferito una vita sui cessi, o sui divani, alla bisogna. Ma
quanti, oh quanti romanzi di formazione o biografie romanzate sono
state scritte per raccontare come le vite degli altri siano più
interessanti delle nostre vite mosce, noi, che ci autoflagelliamo
ripensando alle cose che potevamo fare e non abbiamo fatto; vite
castrate, che ogni volta che ascoltiamo i consigli di personaggi
illustri per dare compimento a una vita degna di questo nome, ci
sentiamo stringere er core, e
gli occhi inumidirsi, perché noi vorremmo tanto vivere vite per
farci intervistare un giorno da Fazio, anche
sol perché
abbiamo arrampicato una
montagna per tentare di
farci inculare
dagli
stambecchi (non
sono mica scemi).
I
libri di memorie sono una rottura di coglioni, anche se a me piace
leggere le biografie telegrafiche che riportano, in modo scarno, gli
eventi salienti della vita
del protagonista. Uno legge
veloce il susseguirsi delle date, dalla nascita alla morte, e
immagina e conta e si sofferma su un particolare giorno di noia che
non c'è. Già: vite
piene, di corsa, mai un
momento fermi. Di
nessuno, inoltre,
si racconta
se la mattina riusciva bene a togliersi le cispe dagli occhi. Io no,
mi tocca sempre inumidire un angolo di asciugamano e stropicciarmi.
A volte lacrimo. Oddio come sono commiserevole.
Più
di tutti ho a noia coloro che raccontano fieri tutte le avventure
sessuali che hanno intrapreso, la carriera dei propri genitali,
insomma. Che palle. A me piace di più come faccio io, che racconto
la mia passione per i polpacci e per i gomiti, il quinto quarto
dell'erotismo. Sapeste com'è eccitante e confortevole porre il
proprio gomito aguzzo e freddo sul morbido e caldo polpaccio altrui –
e viceversa ricevere la stessa cosa. Nel kamasutra, mi sembra, sia la
posizione 68 (69 – 1), ma forse sbaglio. Da adolescente, ho letto
molti saggi di sessuologia illustrata comprati per corrispondenza
presso il Club degli Editori. Volevo arrivare preparato
sull'argomento al momento opportuno. Forse era meglio se andavo a
ripetizione. Stop. Sto
scivolando nell'autobiografia, non è il caso, no.
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