Da questo particolare posto europeo non riesco a ben vedere la linea incerta dell'orizzonte, quella linea dove chi ha fortuna, in certi giorni tersi di primavera, può arrivare a scorgere il famoso raggio verde ed esprimere così un desiderio che avrà la possibilità concreta di realizzarsi. Dunque guardo il mio orizzonte invano e di verde scorgo solo la punta degli abeti, cosicché so già in partenza che il mio desiderio non potrà essere realizzato, ma lo formulo lo stesso per sfogarmi, per illudermi, per liberarmi del vuoto pneumatico che si è creato dentro la rimanenza del mio essere che si ostina ancora a considerarsi cittadino di questa bistrattata repubblica. E dico: che Berlusconi possa andare a fanculo, lui e chi lo vota: ecco, desiderio espresso, le allodole ridono, le rondini sono in ritardo e solo il gracchiare delle antipatiche cornacchie mi conferma che ho parlato al vento.
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