giovedì 22 ottobre 2009

Strofe pietroburghesi 1.


con profondo, ma rispettoso disaccordo

È avvelenato il pane, bevuto l'ultimo sorso d'aria.
Com'è difficile curare le ferite!
Giuseppe venduto in Egitto
non dovette soffrire nostalgia più forte!

Sotto il cielo stellato i beduini
a occhi chiusi, sul dorso del cavallo,
improvvisano libere ballate
sul loro giorno confuso.

Per trovare lo spunto basta poco.
Chi ha perso nella sabbia una faretra,
chi ha scambiato il cavallo. Degli eventi
lentamente si dissipa la nebbia.

A cantare davvero
e in pienezza di cuore, finalmente
tutto il resto scompare: non rimane
che spazio, stelle e voce.

Osip Ėmil'evič Mandel'štam, Strofe pietroburghesi, trad. Serena Vitale, da Nadezda Mandel'štam, Le mie memorie, Garzanti, Milano 1972.


1 commento:

.mau. ha detto...

lo so di essere stato troppo fuori dal coro :-P