martedì 19 gennaio 2010

Aridatece Scognamiglio

Vittima sacrificale un cazzo. Come volentieri oggi ormai ci si sciacqua la bocca con questo stereotipo. Lo dico (lo ridico) velocemente: la vera vittima sacrificale era (è, sarà) quella che “accettava su di sé” il sacrificio. Craxi si è ribellato sino in fondo alla sentenza della magistratura e all'isolamento politico che i suoi attuali sodali gli hanno tributato. Infatti, o bellini, perché non lo avete candidato a forza nelle vostre liste quando era il momento? Perché in quel momento la Lega e AN erano tra i principali protagonisti del lancio di monetine contro di lui (mentre i berlusconiani le raccattavano).
E poi ancora: la vittima sacrificale autentica è quella che permette alla comunità che la sacrifica di riconciliarsi a sue spese. E infatti da allora, in Italia, politicamente, si va d'amore e d'accordo.

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