Il Cardinale Bagnasco ha un sogno: quello di vedere una nuova generazione di politici cattolici. Ma chi formerà tali politici se la vecchia scuola di partito democristiana non c'è più? Saranno una diretta emazione del Vaticano? Si formeranno in ordine sparso in entrambi gli schieramenti? O forse saranno formati dai partiti ultracentristi dell'Udc e dell'Alleanza per l'Italia (neo-partito rutelliano)?
Più passa il tempo e più mi convinco che il cattolicesimo in politica sia una perversione che non debba intralciare qualsiavoglia agire politico. Dopo il crollo del comunismo, in politica è bene auspicare il crollo del cattolicesimo. Come fino al 1989 c'era una pregiudiziale anti-comunista che impediva l'alternanza in questo paese, adesso sarebbe bene ci fosse una pregiudiziale anti-cattolica che impedisse al Vaticano di condizionare le scelte del nostro Parlamento. I cattolici in politica, infatti, rischiano di avere la coscienza in ostaggio di una potenza straniera.
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