«- Che può fare un governo in guerra? Dirigere gli avvenimenti? No, lo sapete bene. Ma dirigere l'opinione, questo sì: è anzi la sola cosa che possa fare... Il nostro lavoro principale è la trasmissione accomodata dei fatti...
- La menzogna organizzata?
- Dire la verità, è raro che faccia bene. È indispensabile che il nemico abbia sempre torto...
- Mentire...
- Sì, non foss'altro che per nascondere a quelli che combattono ciò che si trama nelle retrovie... a quelli delle retrovie, le cose tremende che accadono sul fronte... Ma sì, mio caro... Non solo mentire, ma mentire bene... Nel campo della menzogna utile noi, in [Italia], abbiamo fatto miracoli...»
Roger Martin du Gard, Les Thibault [citazione presa da N.Chiaromonte, Credere e non credere, Il Mulino, Bologna 1993]
Questo brano è uno specchio di quanto di meglio il governo Berlusconi (1 e 2) abbia fatto in questi anni di lungo potere. Perché questo merito a Berlusconi gli va riconosciuto: dirigere l'opinione pubblica (la maggioranza dell'opinione pubblica) è il suo mestiere. Dal vendere una palazzina, a promuovere la pubblicità su suoi canali, all'attuale propaganda di governo, Berlusconi non ha fatto altro che essere sempre se stesso. Quello che mi meraviglia, fino a un certo punto, è che la lezione l'hanno benissimo imparata anche i suoi più fidi collaboratori e ministri. Con un rischio però: a mentire in tanti c'è il rischio di contraddirsi troppo palesemente. Occorre dunque una nuova figura ministeriale, il Ministro del Paradosso che affermi: tutti i ministri sono bugiardi e con questo rompicapo andare ancora avanti a forza di dichiarazioni iperboliche.
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