Io sono un maestro. Meglio. Di mestiere faccio il maestro di scuola elementare (ops, primaria). Il mio mestiere non mi piace molto, ma di questo non voglio parlare ora. Voglio parlare, invece, del fatto che io, nel 1990 (fresco di diploma), al mio primo concorso pubblico per “docenti di scuola elementare”, ricordo che, alla prova scritta, scelsi un argomento sull'integrazione degli alunni stranieri; nel mio tema scrissi (più o meno) le stesse cose che ora dice il Ministro Gelmini. Bene, non fui ammesso alla prova orale.
Nel 2000 (abbastanza fresco di laurea - presa nel 1997) partecipai, più che altro per celia, all'ultimo concorso indetto per docenti di scuola primaria. Non ricordo l'argomento che scelsi; ricordo che parlai di Nietzsche, di Wittgenstein, di Kafka e di Ivan Illich. Venni ammesso alla prova orale col massimo dei voti.
Mi domando: se avessi continuato a insistere con le ipotesi pedagogiche care al ministro, sarei forse ora un sottosegretario?
1 commento:
It depends.
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