martedì 12 ottobre 2010

Due marroni


Stamani, per la prima volta quest'anno, sono stato a cercare castagne. È uno dei momenti di massimo contatto con la terra. Uno dei miei preferiti. Sapore e odore di sottobosco, col manto d'erba che ti invita a poggiare la testa come fosse un guanciale: solo i ricci impediscono di farlo... Io, in questi momenti (ma non solo per questo), mi sento come visitato, sento presenze. Mi è difficile commentare la realtà: la vivo. E sento intorno che i rumori di sottofondo della vita bassa, della vita di quelli che sono persi nel viavai frenetico del potere, della lotta vana e assurda per imporre il proprio ego agli occhi degli altri, sento, dicevo, che questi rumori sono perduti nel nulla, non significano nulla per me, perché nell'interno di quello che un tempo che avrei chiamato anima (ma in fondo sì: anima in senso aristotelico mi va ancora bene) vibra un altro tipo partecipazione, di presenza nell'hic et nunc. Non fraintendetemi: nessuna via di Damasco, ma ritrovamento, questo sì, spaesamento, ebbrezza, abbraccio con la vita.
Io sono qui (come direbbe il caro Gians) come una castagna, un nobile marrone caduto e poi raccolto. Eccomi di nuovo, dunque, a formulare ennesime vaghe definizioni sul mio essere qui: il blogger è come una castagna, è un frutto che cade dal cielo, prima chiuso nell'inespugnabile riccio. Ma poi, un giorno d'ottobre particolare, si schiude, si apre e precipita dolcemente su un materasso di timo ed erba fragola. Eccolo lì (qui) disteso, alcuni attimi sperso tra le essenze e gli aromi della rete (fertile terreno); qualcuno lo raccoglie, per forza lo raccoglie: è così bello e buono da farne poi nutrimento: il blogger come pane (quasi) quotidiano dei poveri, ma ricchi di spirito. Sentite com'è dolce senza essere stucchevole, sentite come si scioglie e presta a numerose trasformazioni, interpretazioni. Il blogger è un'anima versatile...

3 commenti:

Davide Tomasello ha detto...

Ecco, ora m'hai ricordato che mi manca il bosco. Ma chissà se invece il blogger - io direi: lo scrittore - non assomigli più a dei funghi, più o meno gustosi, sovente indigesti, talora velenosi, spesso nascosti (specie i più preziosi)...

Anonimo ha detto...

dedicato a me...ehm...nel senso che ti faccio venire due marroni così?
comunque grazie per il pane quotidiano :)
(grossa responsabilità creare dipendenza...)

Gians ha detto...

Stai fortemente aizzandomi a proseguire questo bellissimo post...