«La vera e unica virtù è dunque di odiarsi, poiché si è odiosi per la propria concupiscenza, e di cercare un essere veramente amabile, per amarlo. Ma poiché non possiamo amare ciò che è fuori di noi, bisogna amare un essere che sia in noi e che non sia noi. E ciò è vero di ognuno singolarmente per tutti gli uomini. Ora non vi è che l'essere universale che sia tale. Il regno di Dio è in noi. Il bene universale è in noi, è noi stessi e non è noi»
Blaise Pascal, Frammenti, 564-485, Rizzoli, Milano 1994 (traduzione di Enea Balmas).
Io Pronto Dio?
Dio Si, sono io. Chi parla?
Io Sono io.
Dio Ah, sei tu.
Io Si, sono io.
Dio Ho capito: sei tu.
Io Va bene, si. Sono uno dei tuoi supposti figli.
Dio Figli di Dio?
Io Tu l'hai detto.
Dio No, io l'ho domandato.
Io D'accordo, Signore. Stasera sei in vena di scherzi?
Dio No, affatto. Sei tu che non capisci. Sputa il rospo. Dimmi cosa vuoi.
Io Volevo lumi...
Dio Difficile: è notte.
Io Dio bono, Signore: ho letto Pascal.
Dio E allora?
Io Volevo farti una domanda sul pensiero che ho su riportato.
Dio Su dove?
Io Su, cioè qui, sul blog. Ma lasciamo perdere.
Dio Tu vuoi sempre lasciar perdere. Lascia vincere, qualche volta.
Io Dio, vuoi che attacchi il telefono?
Dio Ma cosa attacchi! Con tutti questi nuovi telefonini non si attacca. Si pigia sul rosso tuttalpiù.
Io Oddio Signore! È un modo di dire mutuato dalla precedente tecnologia telefonica.
Dio I modi di dire vanno rinnovati, sennò ammuffiscono.
Io Signore, stasera mi dài filo da torcere.
Dio Eccone un altro, di modi di dire del cazzo. Chi vuoi ci sia più a torcere fili? Rinnovare, gente, rinnovare.
Io Dio, ma tu non ti rinnovi mai? Sei sempre lo stesso in sempitérna sæcula sæculorum?
Dio Mio caro, io e l'è un po' che mi son rinnovato. Se badassi a quei rintronati dei miei cosiddetti rappresentanti terrestri, starei in filo. Avrei ancora la barba e una veste tipo pigiama party. Una barba eterna. Invece adesso porto le basette e un vestito nero alla John Belushi: Everybody Needs Somebody To Love.
Io Ecco! Ci sono! Dio, grazie. Ho capito Pascal, ho capito cosa intende[va].
Dio Vedi? le mie vie sono infinite.
Io Mi pare che Roberto Gervaso, in sua battuta, disse: «ma non ancora asfaltate».
Dio Può essere, ma – concederai – mi sembrano ben più lunghe della Salerno-Reggio Calabria o della Due Mari.
Io Sei in una forma splendida, stasera, Signore.
Dio Grazie, riferirò.
Io E a chi?
Dio Beh, al mio specchio.
Io Lo specchio di Dio? E che immagine vi si riflette? La tua?
Dio Sì, più o meno. Si vede il Tutto.
Io E com'è questo Tutto? E soprattutto: come può essere il Tutto contenuto in un semplice specchio?
Dio Niente, non si vede nulla.
Io Il Nulla?
Dio Ecco, appunto.
Io E come può il Tutto essere contemporaneamente il Nulla?
Dio Giovinotto, sono o non sono Dio?
Io Si, credo, più o meno.
Dio Ecco, appunto.
Io Buonanotte Signore.
Dio Buonanotte figliolo.
Io Grazie.
Dio Prego.
4 commenti:
non risponde mai come dovrebbe, quando serve...
e tu, cosa vedi quando ti guardi allo specchio?
Qualcosa tipo i quadri di Magritte
quelo
Mi piace che dio alla fine dice che prega. Era ora, che si accorgesse di che pasta è l'uomo.
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