martedì 26 ottobre 2010

Mamma gli Gnostici!

«Più o meno consapevolmente, le tesi che sostengono [i laicisti] vengono presentate come verità indubitabili, come certezze assolute, perché hanno il loro fondamento nel razionalismo illuministico e nelle scoperte scientifiche. A ben riflettere, tuttavia, tanto la ragione illuministica quanto la conoscenza scientifica devono fondarsi innanzitutto sulla kantiana consapevolezza dei propri limiti, devono essere costantemente critiche e autocritiche, perché la conoscenza umana è appunto fallibile e ci si deve accostare alla verità con l’umiltà di chi sa di non sapere o di incorrere facilmente in errore. Nel linguaggio del laicismo e dell’ateismo scientista si trova invece tutto meno che l’umiltà intellettuale; anzi, per chi ha qualche familiarità con la tradizione gnostica, vi si scorge lo stesso atteggiamento 'sapienzale' unito a una certa saccenteria. Ma la convinzione di detenere in esclusiva la verità non è il solo elemento che ci conduce a considerare i laicisti come dei nuovi gnostici. Ad esso si accompagna infatti la loro esplicita tendenza a dividere in due la comunità umana proprio come faceva l’antica gnosi: da una parte i non credenti seguaci della sola dea ragione e unici protagonisti del progresso sociale, civile e culturale; dall’altra i credenti, inesorabilmente condannati alla dimensione della subcultura religiosa».

Roberto Timossi, dalle pagine di Avvenire di oggi (pag. 27), potrebbe anche aver ragione, ma – a ben riflettere (per lo meno io ci ho riflettuto) – «la kantiana consapevolezza dei propri limiti» e «la convinzione di detenere in esclusiva la verità», mi sembrano più appannaggio dei chierici (credenti o non credenti) che dei laici (credenti o non credenti).
Se la Gnosi è un vizio, i veri laici è da un pezzo che hanno smesso di fumare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

già
da che pulpito..
WW