giovedì 21 ottobre 2010

Iene del Menga

Guardo poca televisione, pochissima. Blob mi basta a riempirmi di vuoto. Tuttavia, stasera, la tv accesa per caso sulla trasmissione Le Iene, ho visto una cosa raccapricciante. Una iena faceva un servizio su un caso di un falso cieco totale che percepisce, a quanto pare, la pensione di invalidità. Lo sapete come funziona: telecamera nascosta, prendono il lestofante in flagrante reato. Il signore anziano gioca a carte, fa la spesa, legge l'orologio, attraversa la strada senza tema di essere investito. Preso, è un falso invalido, sputategli in un occhio, dategli uno schiaffo, mettetelo in prigione che gli serva da lezione. Voilà, la sete di sangue del pubblico onesto, che guarda la tv in panciolle dopo una dura giornata di lavoro, è soddisfatta. Ma vaffanculo: alle Iene e a Striscia la notizia e a tutto questo genere di tv specchio per le allodole. Allocchi di telespettatori che non siete altro. Sì, evviva, togliete la pensione percepita illegittimamente a quel signore anziano che balbetta giustificazioni assurde davanti a un microfono che sembra la spada del vendicatore solitario. Si, privatelo del maltolto però qualcosa dovete dargli in cambio, visto che ha fatto da cavia alla vostra smania di valorosi vendicatori, visto che è lui il vero protagonista, lui che vi ha permesso di fare audience: quindi dategli i soldi di un blocco pubblicitario, o iene, che non siete mai in grado di azzannare le vere carogne di questa povera Italia.

4 commenti:

alex ha detto...

la penso esattamente allo stesso modo

Baule ha detto...

io mi sento a disagio quando vedo certe cose. Ma vorrei che fosse spubblicato qualcun altro.
concordo

Gians ha detto...

devo dire che ho smesso di guardare quella trasmissione già da anni; ti ricordi le analisi delle urine dei parlamentari fatte di straforo da questi lestofanti? ecco esattamente da quel giorno.

sam ha detto...

Condivido ogni parola, Luca. Aggiungo una sola cosa: se possibile, trovo siano più perniciosi questi programmi rispetto a quelli di Vespa e Barbara D'Urso.