sabato 16 ottobre 2010

L'anomalia della civiltà moderna

«La civiltà moderna appare nella storia come una vera e propria anomalia: fra tutte quelle che conosciamo essa è la sola che si sia sviluppata in un senso puramente materiale, la sola altresì che non si fondi su alcun principio di ordine superiore. Tale sviluppo materiale, che prosegue ormai da parecchi secoli e va accelerandosi sempre più, è stato accompagnato da un regresso intellettuale che esso è del tutto incapace di compensare. Intendiamo qui, beninteso, parlare della vera e pura intellettualità, che si potrebbe anche chiamare spiritualità, e ci rifiutiamo di dare questo nome a ciò a cui si sono specialmente applicati i moderni: la cultura delle scienze sperimentali, in vista delle applicazioni pratiche alle quali esse sono suscettibili di dar luogo».

René Guénon, Simboli di una scienza sacra, Adelphi, Milano 1975 (pag. 15, traduzione di Francesco Zambon)

Ok, ci sono periodi in cui il mondo sembra rotolare verso una tenebrosa apocalisse. A volte è per cause ambientali, ma sempre più per cause umane (troppo umane).
Il punto è: si continua così, laicamente, ad andare avanti per prove ed errori, cercando piccoli rimedi a grandi problemi, oppure si cerca una bella soluzione d'antan, di tipo teocratico magari (l'Iran insegna), una bella restaurazione che faccia contento il capitale e le masse adoranti e forcaiole? 
La Lega, fenomeno religioso prima ancora che politico, garantisce un perfetto connubio tra i due componenti, anche perché ha legittimità politica piena non essendo mai stata considerata realmente eversiva la sua azione. La Lega, che si fonda sul mito grottesco della padanità, è – politicamente parlando – il regresso intellettuale per eccellenza che la modernità non è stata capace di compensare. È difficile rimanere freddi cittadini, soprattutto soli, di fronte alle spinte mediatiche di massa. È facilissimo cadere nella rete del “ritorno alle tradizioni”, o della “protezione del territorio”. Il salto è facile, la caduta è morbida, ma sotto a raccoglierti c'è la prigione mentale del mito, del dogma, della tradizione.
L'individuo moderno, invece, se vuole perseverare realmente nella sua modernità, deve diuturnamente tradire la tradizione, conservando soltanto le “conserve della nonna”. Conservare o ripristinare il resto, la favola bella della società chiusa in cui la domenica mattina si va a messa con la propria bella famigliola, con la cravattina verde come distintivo e una lingua che vuole escludere anziché coinvolgere il resto del mondo nella comprensione, è il sintomo sicuro di un prossimo rincoglionimento planetario. Siate soli, o uomini, non abbiate più questa smania del gruppo, del gregge, della biada con la quale i vostri pastori vi governano. 
Sciogliete i legami, stracciatevi le vesti. Forza, figli dei leghisti duri e puri: sappiate che una volta i vostri padri erano democristiani e i vostri nonni dei fascisti. Nulla di male, il mondo cambia: cambiate anche voi, ma non in peggio, vi prego.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sputo verde, di bile, se provo a commentare a proposito di lega...
questa volta passo
buon weekend
WW