Da nessun luogo con affetto, addì
martembre, caro egregio diletta, ma non importa chi,
perché i tratti del volto, a dire il vero, a dire il vero,
non li ricordo più, il non vostro
certo, ma neanche di nessuno
fedele amico vi saluta da uno
dei cinque continenti, fondato sui cow-boys; io
ti ho amato più degli angeli e di Lui
e perciò ora sono lontano da te più che da loro;
ad ora tarda, in fondo a una valle che dorme,
in un paese con la neve a mezza porta,
torcendomi di notte sul lenzuolo,
(così come in ogni caso qui sotto non è detto)
sprimaccio il mio cuscino, «tu» mugghiando,
oltre mari finiti, con tutto il corpo i tuoi tratti
nel buio, come uno specchio folle, ripetendo.
Iosif Brodskij, Poesie, Adelphi, Milano 1986
1 commento:
siamo sicuri della traduzione?
sembra fatta col traduttore di google...
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