Ho letto l'articolo di Facci «Lo strano silenzio dei guardiani della democrazia» dove, con la solita verve polemica, egli attacca, in sostanza, Repubblica e il Corriere per non aver diffusamente parlato dello scandalo che pare coinvolgere Rupert Murdoch: infatti pare che "News International" (gruppo Murdoch) ha usato investigatori privati per intercettazioni telefoniche volte a ottenere dati personali confidenziali di noti personaggi del jet-set internazionale.
Due obiezioni. La prima, veniale, riguarda il fatto che ho trovato l'articolo di Facci tramite Google news che, come saprete, per ogni notizia riporta varie fonti. Ebbene, sotto il roboante titolo succitato, ecco che la nuda notizia viene riportata anche da Repubblica, anche dal Corriere, anche dal Sole24ore. Va bene, non daranno lo spazio che, secondo Facci, tale notizia meriterebbe. Cosa auspica qui Facci, che i nostri quotidiani si diffondano in una serie di servizi simili a quelli dedicati agli scandali che coinvolgono il nostro premier? E perché questo? Forse perché egli ritiene tale evento "inglese" di simile spessore ai puttanai nostrani circa le sorti del nostro paese?
Seconda obiezione (più seria). Qui non si tratta di difendere Murdoch. Lo Squalo è infatti uno degli uomini più potenti e influenti del pianeta, ma occupa e presiede (sia pure a dismura) soltanto un potere: il quarto. Il nostro presidente del consiglio, on. Silvio Berlusconi, invece (sia pure soltanto nel nostro Paese) quanti dei poteri che sorreggono uno stato di diritto presiede? Facile risposta: legislativo, esecutivo, giudiziario (oh my lodo!), metà giornalistico e (per intero) quello televisivo (a parte Sky, e un po' la 7).
Dunque, la tirata di Facci mi sembra alquanto impropria, un uso sprecato di tanta ricercata retorica. Non voglio passare da egocentrico, ma mi preoccupano più le sorti della nostra democrazia che una vicenda che non intacca minimamente lo stato di diritto della democrazia inglese.
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