Mettiamo l'ipotesi, assurda ipotesi, che Berlusconi impegni la prossima futura azione di governo a perseguire una “vera” rivoluzione liberale cominciando con delle operazioni a costo zero, tipo:
- la cancellazione degli ordini professionali;
- una legge che regoli in modo serio il conflitto di interessi;
- una riforma elettorale più democratica dell'attuale;
- la revisione del sistema bicamerale e l'abbattimento dell'attuale numero di deputati;
- una legge più seria e dignitosa riguardante il conflitto di interessi;
- una legge che consenta il riconoscimento pieno delle unioni civili, soprattutto tra persone dello stesso sesso;
- una legge che permetta la procreazione assistita eterologa superando così di fatto l'attuale, illiberale, legge 40;
- la revisione dei Patti Lateranensi e la modifica del sistema dell'8 per mille che avvantaggia in modo smaccato la confessione Cattolica.
Bene, se davvero il governo facesse tali riforme (o parte di esse) pensate che Giuliano Ferrara continuerebbe a salvare tutto di Berlusconi, persino «i pasticci più orrendi»?
2 commenti:
Si. Ormai vive solo di ansia di adulazione.
Il suo è un bisogno psicologico insopprimibile di servire il potente di turno (PCI, Craxi, Berlusconi...) in ogni sua scelta.
Ha bisogno di un amore su cui potersi continuamente adagiare e della cui luce (ehm...) vivere di riflesso.
Ben detto Ermes e benvenuto
:-)
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