«No. Essi [i magistrati] non nutrono nessun interesse che non sia la giustizia, non coltivano reconditi pensieri, sono del tutto disinteressati. E sarebbe di nuovo ingiusto non credere alle loro rassicurazioni. Vuole dire che da vent’anni ci frantumano i coglioni per il puro piacere di farlo?»
Andrea Marcenaro, Il Foglio, giovedì 17 giugno 2010.
No, o istrionico Marcenaro: i magistrati non sono dei sadici rompicoglioni. Per concedere qualcosa alla sua greve ironia, eventualmente i magistrati possono averne rotto uno di coglione. La rottura dell'altro è tutta da attribuire a colui che gode delle simpatie politiche sue e de Il Foglio, ovvero Berlusconi, il tritapalle nazionale par excellence. E in questa sfida a chi ce li macina più finemente, nel mezzo c'è il nostro membro, sbatacchiato in qua e in là, e spesso causa di pensieri del cazzo come questi, concedo, ma soprattutto come i suoi.
3 commenti:
forse dovresti smettere di leggere il foglio: da dipendenza! :)
un abbraccio
Spero davvero tu possa leggere il foglio, senza pagarne l'abbonamento. Altrimenti ti punterei il dito dicendoti masochista.
carissimi, grazie alla complicità di un benefattore, ho l'opportunità di leggere Il Foglio come una piccola vedetta, per vedere a che punto è la notte del giornalismo in Italia.
Ogni tanto lancio un allarme che si perde nel vento...
P.S.
Ogni riferimeto a Shomèr ma mi-llailah di Guccini è puramente voluto.
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