Una volta ero più uggioso e pignolo. Adesso meno. Ma stamani non ho potuto fare a meno di telefonare alla sede della provincia, ufficio viabilità, per capire se e quando taglieranno l'erba ai margini della carreggiata che collega il tratto di strada da casa mia al paese. L'altezza di tale erba ha infatti raggiunto e quasi superato la segnaletica verticale; e inoltre limita la visibilità in prossimità delle curve. Gli anni passati, in questo periodo, gli addetti alla manutenzione stradale avevano già provveduto al taglio, ne sono sicuro.
Dunque, telefono. Risponde il tecnico responsabile di tale ufficio, segnalo il disagio. Il tecnico mi risponde:
«Mi scusi, sa: sono momenti difficili. Abbiamo una sola macchina operatrice, non ci sono più soldi per pagare degli operatori privati convenzionati».
«Beh, però la strada che collega più sotto il paese alla pieve di ..., di minor transito, è già stata “pulita”, nel senso che hanno già tagliato l'erba venerdì scorso».
«Eh, i preti hanno gli accosti, o forse hanno telefonato prima di lei».
«Va be', adesso tenga presente anche la mia segnalazione».
«Sì, ma è un casino comunque. Se continua così mi sa che tra poco dovremo chiudere. Pensi, dovevo fare l'ordine del sale per il ghiaccio d'inverno. Di solito abbiamo sempre ordinato tre tir che arrivavano il mese di ottobre, sa, la provincia è grande. Sa che mi ha detto l'ingegnere responsabile? Che quest'anno dovremo fare senza o far sì che ogni automobilista provveda, in caso di neve, ad avere, oltre alle catene a bordo, anche un ballino da dieci kg di sale».
«Insomma, una finanziaria di merda».
«Io non lo posso dire, ma mi trovo d'accordo con lei. Tanto finché non avranno rotto del tutto, mi perdoni l'eufemismo, i coglioni alla gente questi qui porteranno l'Italia alla rovina».
«Pensa davvero che, nonostante tutto questo, se ci fossero nuove elezioni Berlusconi, Tremonti e la Lega non rivincano?»
«Non lo penso affatto. Anzi. Questi tagli generalizzati che colpiscono sia chi ha rimesso a posto i conti sia chi invece li ha peggiorati, che, insomma, colpiscono la sanità, la scuola, i servizi pubblici regionali, provinciali e comunali in modo indifferenziato, siano la garanzia della loro futura rielezione. Il mio non è né vuole essere un discorso leghista. Ma quando vedo che i tagli colpiscono nello stesso modo sia chi ha razionalizzato la spesa sia chi l'ha mantenuta a livelli irrazionali, be', allora non posso far altro che credere che questo governo abbia serie chanches per rivincere le prossime elezioni».
«Infatti. “Parlare di crisi finale di Berlusconi e del berlusconismo è senz’altro azzardato. Niente lascia credere, infatti, che se tra sei mesi ci fossero le elezioni politiche il Cavaliere non riuscirebbe per l’ennesima volta a riportare la vittoria. In un modo quale che sia, ricorrendo alle offerte elettorali più irreali, radunando le forze più diverse, gli uomini (e le donne) più improbabili, ma chi può dire che non ci riuscirebbe?“ Sa chi ha scritto questo?»
«Ernesto Galli della Loggia?»
«Bravo, come ha fatto a indovinare?»
«Conosco i miei polli».
«Comunque, mi scusi se l'ho disturbata»
«No, non si preoccupi. Mi dica anzi la strada ove intervenire».
«S.R. n...»
«Faremo il possibile».
«Grazie».
«Prego».
2 commenti:
Sarebbe interessante fare un grafico che correla la crisi economica col numero di incidenti a causa dell'incuria delle strade. Secondo me troveremmo una correlazione.
Credo proprio di sì.
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