lunedì 28 giugno 2010

Sciopero degli italiani

«Bisognerebbe fare uno sciopero degli italiani per insegnare ai giornali a non prendere in giro i loro lettori».S. Berlusconi, San Paolo, addì 28 giugno 2010 [fonte Ansa]

Sbaglierò e faccio ammenda se qualcuno, più ferrato ed esperto di quanto io sia, me lo farà notare –, ma io nel sintagma «degli italiani» più che un complemento di specificazione (di chi?) vedo un complemento di partizione (tra chi?). Vale a dire: se alcuni tra gli italiani scioperassero un giorno in quanto lettori, allora essi potrebbero insegnare ai giornali a non prendere in giro (chi?) quella minima parte di italiani (uno sciopero di otto ore?) che si ostinano a non leggere i giornali. Ma chi avrebbe mai la contezza di scioperare per una siffatta causa? Chi legge i giornali nonostante siano stati da questi male informati. Ma quali giornali potrà mai leggere chi eventualmente sciopererà se non, per es., La Repubblica, Il Corriere della Sera, La Stampa, L'Unità, Il Manifesto, Il Fatto Quotidiano?

Dacché in fondo non ho ben capito se tra i giornali criticati dal presidente del consiglio sono altresì contemplati i quotidiani Il Giornale, Libero, Il Foglio, il QN (La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno) Il Gazzettino, Ciociaria Oggi (eccetera); o anche i settimanali come Chi, appunto, o Panorama (eccetera).

Oppure Berlusconi intende dare, involontariamente, la patente di “giornali” solo a quelli che osano criticare la sua “azione di governo”? No, forse il fine berlusconiano è molto più fine e cioè screditare fin dal principio, agli occhi della massa di italiani ancora non contaminati, quelle testate accusate di controinformazione. Però, che preoccupazione malsana! In vent'anni di potere pressoché ininterrotto avere ancora lo spauracchio (o il fastidio) delle critiche della stampa a lui avversa.

3 commenti:

Gians ha detto...

Caro mio, lui ci vuole tutti buoni samaritani, mi resta però il dubbio se Cairo editore faccia capo sempre al B.

nonunacosaseria ha detto...

secondo me, Berlusconi vuole proprio lo sciopero "degli" italiani. Vuole che tutti noi si rinunci al nostro diritto di essere "italiani" o, meglio, "cittadini". E si diventi semplici yesmen al suo servizio. Con qualcuno (in ordine alfabetico: Bonaiuti, Bondi, Brancher e mi fermo alla lettera B per pietà) c'è già riuscito, ma - ovviamente - non gli basta.

Anonimo ha detto...

invece di leggere i giornali dovremmo vedere i tg di minzolini (quelli che dicono che dell'utri è assolto)???