balestrucci dal palo
del telegrafo al mare
non conforta i tuoi crucci su lo scalo
né ti riporta dove più non sei.
Già profuma il sambuco fitto su
lo sterrato; il piovasco si dilegua.
Se il chiarore è una tregua,
la tua cara minaccia la consuma.
Eugenio Montale, Le occasioni 1928-1939.
2 commenti:
che sia davvero un buon mattino (un buon giorno) e che la "cara minaccia" stia alla larga...
(una minaccia, come può essere cara?)
«Il volo saettante dei balestrucci tra i pali del telegrafo e il mare non ha virtù, oggi, di rasserenare come una volta i "crucci" di Clizia, né di riportarla nei luoghi che postulano la sua presenza. È primavera: il piovasco ha lasciato in cielo un lavato chiarore che è luce e tregua dell'anima; ma il pensiero dell'assente consuma, "cara minaccia", l'istante di eccezione». Dante Isella.
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