Ho letto un'irata intervista rilasciata da Massimo Cacciari a Ettore Boffano (pubblicata su Repubblica di oggi) dove il filosofo-ex sindaco di Venezia si scaglia con virulenza contro la dirigenza del Partito Democratico, secondo lui sorda negli anni passati agli appelli suoi e di altri autorevoli intellettuali del centrosinistra sulla questione settentrionale.
Non entro nel merito, mi fa fatica e non me ne importa molto. Soffro in silenzio (si fa per dire). Quello che voglio dire è: che senso ha arrabbiarsi? Al Nord hanno votato in maggioranza la Lega? Se la tengano. Governerà bene, governerà male? Giudicheranno gli elettori. Se gli elettori hanno creduto al radicamento leghista, ai loro slogan, alla loro politica con la clava e la bava, quanto senso ha recuperarli emulando simili strategie? Cioè a dire: aldilà delle ragioni di un necessario e urgente rinnovamento della classe dirigente del PD, a mio avviso sarebbe massimamente sbagliato ricalcare i passi leghisti perché, come in tutte le cose, se uno alla fine deve scegliere preferirà sempre l'originale. Tanto più nel settentrione d'Italia ove la Sinistra è cronicamente minoritaria.
Ha vinto la Lega al Nord? E vaffanculo alla Lega Nord. Si governino, si insedino nei meandri del potere coi loro uomini radicati, come bossi ligustri o acanti. Il rischio paesino è alle porte. Spero solo non rompano troppi cocci, soprattutto costituzionali. E che ci lascino sempre la libertà di dire e di dirgli (a loro e a chi li vota) “ma và a dà via i ciapp!”.
1 commento:
Guarda che la Lega ha sempre lasciato parlare gli altri, anche senza cercare di censurare con la denigrazione o le false accuse, come invece gli è sempre toccato subire.E' lo stato italiano che ha radici fasciste. Infatti ha imposto un unità di cui nessuno sentiva il bisogno, con la forza. Ha cercato poi di cancellare la nostra storia e cultura, che ha la colpa di non essere pelansgico-mediterranea, cercando di omologarci ad un modus vivendi meridionalista. Ma non se ne può più!
" Appena in tempo,
prima che le nostre cose
ci fossero estranee,
prima che fossimo estranei
gli uni agli altri,
siam tornati a casa "
Umberto Bossi
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