Sabato scorso Piersilvio Berlusconi ha dato, in diretta televisiva, tre rose alla sua fidanzata.
Ieri Marina Berlusconi, dall'alto della sua posizione di presidentessa del più grande impero editoriale italiano, ha replicato a Roberto Saviano ricalcando (sia pure con qualche sfumatura) la stessa posizione del padre.
La mattina, prima di questi eventi, avevo letto una lettera di Seneca.
Di poi, nel pomeriggio, ho ripensato a mio babbo.
È venuto fuori questo articolo, pubblicato da Giornalettismo.
Buona lettura, se vi va.
P.S.
In verità, in un primo momento, leggendo il brano di Seneca riportato in articolo, avevo pensato a Paolo Bonaiuti. Chissà perché.
3 commenti:
Letto. Mi sembra meglio delle rose in diretta di quello lì.
Mio figlio mi ha superato che ancora ogni tanto si metteva il ciuccio in bocca. L'ultima volta che mi chiese di raccontargli per l'ennesima volta la storia che m'ero inventato sulla sua nascita. Gliela raccontai: che una sera mentre tornavo dal lavoro avevo sentito suono di campanellini e un soffio strano e profumato, mi ero girato e avevo visto la maga Fortuna - vado assai riassuntivo, puoi immaginare i particolari, i dialoghi, lo stupore eccetera - la quale mi aveva dato la possibilità di scegliere tra due possibilità: avere un tesoro di soldi o un tesoro di bambino. Io avevo risposto: un tesoro di bambino, così avevo incontrato la donna che sarebbe stata sua madre, ed era nato lui. Bè, quella volta, dopo aver riascoltato la storia, si tolse il ciuccio dalla bocca e disse: ma non potevi dire tutt'e due?
Oggi ci rido, ma allora fu una rivelazione, del fatto che lui mi era superiore, e del fatto che dovevo rivedere la mia vita, cosa nella quale non sono riuscito, ho continuato a rispondere un tesoro di bambino o qualcosa del genere.
Non so se sei padre. Se lo sei o lo sarai, fai in tempo a diventare un grande uomo e lasciare libero tuo figlio. Tutt'e due, no? Se no, se una sola, meglio che lasci libero tuo figlio, come ha fatto tuo padre.
Grazie del tuo commento, Romeo.
Accolgo il tuo consiglio.
Sono padre di due figlie.
Mi basterà essere solo una cosa di quelle che mi consigli: l'ultima.
:-)
Le immagini di Piercristo che porge tre rose alla sua amata a momenti divengono bibliche. Anche stasera ho potuto goderne, in quei jukebox di pochezza televisiva oramai divenuta routine. Che le colpe dei padri non possano ricadere sui figli, questa è cosa certa, ma se i figli adottano le stesse tecniche dei padri, allora come minimo gli si vede complici. Bel pezzo su Giornalettismo, sono arrivato tardi ma ne ho goduto. Grazie.
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