domenica 4 aprile 2010

Pasqua 1.

1929
It was Easter as I walked in the public gardens,
Hearing the frogs exhaling from the pond,
Watching traffic of magnificent cloud
Moving without anxiety on open sky—
Season when lovers and writers find
An altering speech for altering things,
An emphasis on new names, on the arm
A fresh hand with fresh power.
But thinking so I came at once
Where solitary man sat weeping on a bench,
Hanging his head down, with his mouth distorted
Helpless and ugly as an embryo chicken.

Camminavo a Pasqua lungo i giardini pubblici
ascoltando le rane esalare dallo stagno,
osservando il variare d'una magnifica nuvola
che si moveva senz'ansia nel cielo aperto -
la stagione in cui amanti e scrittori trovano
un discorso che muta per cose in mutamento,
un'enfasi sui nomi nuovi, sul braccio
una mano fresca con un fresco potere.
A questo pensando venni improvvisamente
dove un uomo solo piangeva su una panchina,
la testa abbandonata, la bocca distorta,
brutto e indifeso come un pulcino in embrione.



Questa la prima strofa di uno dei più considerevoli poemi del Novecento.


Wystan Hugh Auden, Opere poetiche, (Traduzione di Aurora Ciliberti), Lerici, Roma 1969

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