giovedì 8 aprile 2010

Guardie stagliate contro il cielo



Non ci avevo mai pensato. Gli anni erano passati.
Molti anni. Avevo tante altre cose
di cui preoccuparmi. Oggi stavo sulla sedia del dentista
quando entrò la sua nuova assistente
che finse di non riconoscermi per niente
mentre diligentemente aprivo la bocca.

La stringevo tra i cespugli dell'argine
e volevo che sciogliesse il reggiseno.
Il cielo si oscurava, e tuonava
quando alla fine lo fece, tanto che il primo
gocciolone bagnò uno dei suoi capezzoli bruni.

Era più bello di quel che faceva ora alla mia bocca.
Mentre mi contorcevo, e aspettavo una strizzatina d'occhio,
mi colse uno scoppio di risa al ricordo di noi due
che ci abbottoniamo, che corriamo fradici
sotto la prigione con le guardie armate
che nelle torri si stagliano contro il cielo.

Charles Simic, Hotel Insonnia, Adelphi, Milano 2002

3 commenti:

il mio nome è mai più ha detto...

Grazie al cielo i ricordi non sono tutti angosciosi o drammaatici.

Gians ha detto...

Raggiunti certi livelli di dolore o euforia, è sorprendente cosa si riesca a scrivere.

Luca Massaro ha detto...

Mi fa piacere condividere certi versi con lettori acuti come voi
:-)