a Malvino, con amarezza.
«Molti anni fa Giulio Bollati mi aveva raccontato che una volta un taxi su cui si trovava era passato con il rosso e un'auto, in transito con il verde, aveva strombazzato; al che il taxista sbottò: “Se ne approfitta perché ha ragione”. Bollati mi aveva detto di avere imparato più da quella frase che dalla sua libera docenza; era un paradosso ma fino a un certo punto. Perché lo stesso argomento l'ho ritrovato nel grande pensatore conservatore Joseph de Maistre, per esempio quando sostiene che i Protestanti sono inferiori ai Cattolici perché coltivano “l'assurda pretesa di aver ragione”».
Maurizio Ferraris, "Rossi [Paolo] contro sciamani e sciatori", Domenica del Sole 24 Ore, 4 aprile 2010
In un commento a questo post malviniano, Formamentis scriveva: «La ragione è esausta». Sì, la ragione è stanca di questa continua derisione, di questo incessante menefreghismo. La ragione la pigliano sempre i più bischeri (o coglioni). A dominare il mondo è qualcosa d'altro che la ragione. La ragione non ce la fa a prender le redini del potere perché la ragione dubita, s'inceppa, medita... Mi fermo ché sono appannato. Non vorrei sragionare (o vorrei che il sonno - mio - della ragione portasse consiglio per scrivere qualcosa di più sensato in merito).
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