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Questi esercizi d'immaginazione geopolitica sono interessanti. Strano però che l'Economist non abbia spostato la Grecia. E strano ancora notare che il taglio operato sulla penisola italiana abbia un vago sapore leghista. Battezzare con “Bordello” la nuova nazione del sud poi ha un vago sapore ironico che smentisce, di fatto, la preoccupazione berlusconiana della cattiva immagine italiana all'estero provocata da libri, film e telefilm di argomento mafioso-camorristico. Se in Gomorra non c'è speranza, nel Bordello sì: una nazione con tal nome sarebbe pronta ad accogliere una grossa fetta del flusso turistico internazionale.
«Non morrà lo spirito europeo, se sarà distrutto il territorio chiamato Europa. Lo spirito europeo non è chiuso dentro il circuito geografico chiamato Europa. Vivo è lo spirito europeo, e dunque mobile. E ovunque è arrivato e si è fermato l'uomo europeo. Ha un suo movimento da oriente a occidente. Determinato da motivi psichici. Spinto da simpatie, respinto da antipatie. Guarda a occidente. Per simpatia della luce. È attirato dal sole che tramonta. Si muove nella direzione del sole. Per tenere dietro al sole. Per non perderne la luce. Suo carattere profondo è l'occidentalismo. Respinge quanto ha carattere orientale. Si accende e brilla prima in Grecia. Quindi inizia la sua marcia guidata dal sole. Passa in Italia. Dall'Italia passa in Francia e in Inghilterra. Dall'Inghilterra passa attraverso l'Atlantico in America: ultima tappa dell'europeismo».
Alberto Savinio, Nuova enciclopedia, Adelphi, Milano 1977 (pag. 145)
3 commenti:
I confini stanno solo nelle menti di chi ancora è convinto di espatriare, inconsapevole d'essere proprietario dei suoi piedi e di dove vuole metterli.
Gians, la frase che hai scritto qui sotto va dritta nel mio foglio di citazioni, accanto a Russell, Macchiavelli e Hugo.
caro Giovanni, io invece ho avuto la fortuna che Gians l'abbia scritto qui direttamente il suo nobile pensiero
:-)
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