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Ma quasi sempre gli esseri umani sono ridicoli, e quasi sempre le opere d'arte sono ridicole, diceva Reger, e lei¹ può risparmiarsi la fatica di ridicolizzarli e ridurli a caricature. Quasi tutti gli esseri umani sono comunque incapaci di ridurre le cose a caricature, essi osservano tutto fino in fondo con la loro aria terribilmente seria, diceva, e non sono neppure sfiorati dall'idea di una caricatura, diceva. Vanno a un'udienza papale, diceva, e prendono sul serio il Papa e l'udienza, vita natural durante; è ridicolo, la storia dei papi è piena zeppa di caricature, diceva. Certo che San Pietro è grande, diceva, ma non si può dire che non sia ridicola. Provi a entrare in San Pietro e a sbarazzarsi completamente delle centinaia e delle migliaia e dei milioni di menzogne storiche del cattolicesimo, e vedrà che senza dover aspettare a lungo tutta San Pietro si trasformerà per lei in una cosa ridicola. Provi a recarsi a un'udienza privata e ad aspettare il Papa, e vedrà che ancora prima che arrivi, il Papa le sembrerà ridicolo, e in effetti è proprio ridicolo quando si presenta nel candore kitsch del suo abito di pura seta. Ovunque in Vaticano lei volga lo sguardo, tutto è ridicolo; purché lei si sia sbarazzato delle menzogne storiche del cattolicesimo e della piccineria universale del cattolicesimo, diceva Reger. Vede, il Papa cattolico se ne sta seduto come un burattino giramondo, imbellettato e impantofolato sotto la sua campana di vetro antiproiettile, circondato da burattini di rango superiore e inferiore imbellettati e impantofolati e il tutto è ridicolo, disgustosamente ridicolo».
Thomas Bernhard,
Antichi maestri, Adelphi, Milano 1992 (pag. 79-80)
¹Reger, il protagonista del libro, parla all'io narrante dello scrittore. Reger è un vecchio signore, esperto di arte (un critico?) che passa seduto intere giornate nella Sala Bordone della Pinacoteca di Vienna, guardando il celebre Ritratto di uomo dalla barba bianca di Tintoretto.
5 commenti:
Non conoscessi il viso di Malvino, direi che il disprezzo dei suoi occhi nei confronti del vaticano all'incirca dovrebbe corrispondere al ritratto del Tintoretto, su quello di Fabristol non saprei. :)
Sul mio viso c'è un vasto sorriso quando penso al Vaticano. Come Reger lo trovo ridicolo e risibile. Ciò che disprezzo è il mondo che lo segue.
Non riesco a essere così distaccato come Fabristol quando penso al Vaticano e al suo contenuto. Non era la bomba al neutrone che elimina gli esseri viventi e risparmia le cose?
Sinceramente non rido e non disprezzo, ma sono ogni giorno più inorridita e preplessa. Questo sì.
Il bello è che Bernhard scrisse queste pagine quando era in carica GP2: non voglio immaginare cosa avrebbe scritto con l'attuale B16
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