martedì 20 aprile 2010

Today, tomorrow, Berlusconi

Questo articolo di Moisés Naim propone un interessante confronto tra gli scandali che hanno colpito Tiger Woods, la Toyota e la Chiesa Cattolica mostrando come questi tre soggetti pubblici, dopo una strategia iniziale d'improvvida autodifesa, abbiano successivamente (anche se parzialmente) “confessato” le loro colpe.

Di passata, mi dico: paradossalmente l'unico soggetto del mondo occidentale che si rinforza di fronte al clamore e all'evidenza degli scandali che lo colpiscono è Berlusconi.
Il problema però è che Berlusconi è italiano, fottutamente italiano e non ha alcun interesse specifico negli Stati Uniti (ovvero, nessuno scandalo che lo coinvolge - per quel che ne so - tocca qualche interesse “americano”). E soprattutto, come scrisse Javier Marías nel 2002*, in un ritratto per El Pais, Berlusconi è «una persona che non sente mai vergogna di alcun tipo, né personale, né pubblica, politica, estetica. E nemmeno narrativa. In realtà egli non sa cos’è la vergogna».

*Passo scoperto grazie a un notevole articolo di Adriano Sofri su Repubblica di oggi («Saviano, il Cavaliere e la cosmesi universale»). Dato che esso non è ancora online riporto il sito ove appare di rinterzo: qui.

2 commenti:

Gians ha detto...

Il problema non consiste nel fatto che Berlusconi non conosca la vergogna, ma nel fatto che chi lo vota sia esattamente come lui. ;)

Luca Massaro ha detto...

Patrimonio a parte
:-)

(Visto come Capezzone rimprovera Fini? È allucinante)