venerdì 26 giugno 2009

A bocca chiusa



S.B. sulla crisi dichiara: «Ai catastrofisti bisogna chiudere la bocca» e aprire il.

«Catastrofe è la messinscena dell'umiliazione di un individuo usato come una marionetta. Il protagonista, indicato dalla lettera P, è un uomo ridotto allo stremo delle forze, totalmente sottomesso al volere di un regista-burocrate (R) e della sua scattante assistente (A). L'obiettivo di R è quello di suscitare emozione attraverso l'ostentazione di quest'uomo privato della propria dignità, con la premura di non eccedere troppo nell'esposizione del corpo dell'attore per non scandalizzare il pubblico.
Quando il tecnico delle luci (L) punta il riflettore su P, ritto su un cubo nero affinché siano visibili anche i piedi nudi, simbolo di debolezza, dal pubblico parte un convinto, scrosciante applauso. E' a questo punto che P compie un gesto impercettibile ma possente: solleva il capo - che fino a quel momento era stato costretto a tenere chino secondo le indicazioni di R - e fissa il pubblico. Lentamente l'applauso scema e l'invisbile platea scompare in un imbarazzato silenzio»*.

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