martedì 30 giugno 2009

Idee regalo

«La prova che quello del regalo è un autentico rito ci viene data dalle regole ferree che lo governano. Tali regole esigono un tatto straordinario nell'esecuzione, per la buona ragione che sono, in fin dei conti, contraddittorie. Esse cercano di conciliare l'imperativo della reciprocità e dell'uguaglianza con l'imperativo della differenza che non è meno essenziale.
I grandi imperativi del dono definiti da Mauss sono sempre presenti nel regalo contemporaneo: dare-ricevere-rendere. Se uno dei due regali ha un costo maggiore dell'altro, la parte sfavorita non osa manifestare il suo disappunto, ma questo non fa che aggravarlo. La parte favorita, a sua volta, non è più contenta, e si domanda se il valore superiore del regalo ricevuto non costituisca una critica indiretta da parte di chi l'ha donato. Ci si sente sospettati di tirchieria.
Se la differenza tra i regali riflette una forte disuguaglianza economica tra le persone che se li scambiano, il risultato sarà ancora peggiore. Lungi dall'essere soddisfatta, la parte economicamente più svantaggiata sarà divorata dal risentimento. Avrà l'impressione che la si sia voluta umiliare.
La prudenza esige che vi sia fra i regali che ci scambiamo un'equivalenza non meno rigorosa di quanto richiede un baratto. Bisogna imitarsi con il massimo scrupolo, ma dando un'impressione di estrema spontaneità. Ognuno deve convincere la sua controparte di aver obbedito, nello scegliere il regalo che è stato fatto, a un impulso irresistibile, a un'ispirazione folgorante, del tutto scevra dei miserabili calcoli della comune umanità».

René Girard, La pietra dello scandalo, Adelphi, Milano 2004 (pag. 38-39)

Sono preoccupato di quello che potrà regalare Berlusconi ai vari leaders e relative mogli al prossimo G8.

2 commenti:

alex ha detto...

perché la fa fuori dal vasino - come al solito?
i russi li ha già insultati ampiamente, ma non hanno mai reagito all'imitazione della smitragliata alla giornalista. io, fossi stato putin, gli avrei tirato un coppino (sberla sulla nuca) seduta stante.
gli americani non hanno reagito al presidente abbronzato.
i tedeschi non hanno reagito all'attesa di mezz'ora attaccato al telefonino.

miseria, non reagisce nessuno...

Luca Massaro ha detto...

"Coppino"... non conoscevo 'sto lemma; io uso "scapaccione" (coppino forte) o "pacchina" (coppino amichevole).
Ricordi quando, mi pare in sede europea, a Brussel forse, B. prese appunto due (o tre) pacchine sul cranio (e che blob trasmise a ripetizione!)?
Riguardi ai regali di alcuni leaders stranieri, suggerisco: fossi Medvedev gli regalerei una maschera a gas; fossi la Merkel un telefonino Siemens; fossi Obama una crema abbronzante protezione 50.