sabato 18 settembre 2010

Discutere sul corpo 2

La discussione pubblica dei nostri intestini come fattore politico. Esternalizzare l'interno del proprio corpo, farlo conoscere per quel che ci è dato, da profani, saperne. Dato che ognuno conosce i suoi movimenti, la sua peristalsi, il suo processo digestivo (anche se esso procede in modo autonomo), sarebbe opportuno partire da questi punti comuni per rilanciare l'idea di nazione intesa come luogo in cui i cittadini della stessa hanno il diritto-dovere di andare di corpo dove vogliono.
Berlusconi, tra le sue tante ostensioni politiche, ci ha fatto conoscere, in passato, anche alcune sue diarree. Al momento non ci è dato sapere sulla sua funzionalità. Eppure i regnanti stessi, in un regime autenticamente democratico, dovrebbero tenere informato il popolo, con regolare bollettino quotidiano, dei loro transiti intestinali. Dato che ogni evacuazione, di norma, provoca sollievo, il popolo è felice di parteciparne (al sollievo) dato che esso è cosa che, singolarmente, ogni cittadino può condividere. Nelle sia pure diverse manifestazioni corporali, espresse giocoforza in momenti e luoghi diversi, nella solitudine ricercata del momento, avviene a fortiori quella sorta condivisione democratica che ci rende tutti fratelli (di merda). Il nostro corpo non mente. La civiltà nasce colle (e finisce nelle) fogne.
Anche gli zingari cagano, e forse proprio per questo sono un popolo di perseguitati, giacché essendo un popolo nomade, vanno di corpo sempre a casa o nei campi degli altri. E questo è, sicuramente, un dato oggettivo da non sottovalutare. In fondo, hanno mai partecipato, gli stessi zingari, alla messa in opera dei canali fognari che caratterizzano le nostre moderne civiltà? Facile cagare a casa degli altri. Anche il cane del vicino preferisce venire a cagare davanti a casa mia; e quando ce lo vedo lo scaccio a suon di sassi.

P.S.
Sì, ma gli zingari non sono cani. Quelli che ho visto di recente sotto casa avevano dei motorhome con la parabola per vedere Sky o la tv bulgara o Les Guignols de l'info. Sicuramente, dentro le loro dimore mobili, hanno persino la Jacuzzi. Comunque, la mattina, mandano le lor donne a far l'elemosina nelle botteghe del paese o a chiedere un etto e mezzo di prosciutto.

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