lunedì 6 settembre 2010

More nel pomeriggio



Tra rovi che camminano lungo una vecchia strada provinciale, oggi ho raccolto un po' di more. 
Mi sono graffiato le mani, naturalmente. Mani viola scuro, mani di mora. Altro che macchianera.


Le ho messe a cuocere senza lavarle, le ho spappolate; dipoi filtrate con un colino per togliere i fastidiosi semi. Ecco: ottocento grammi di purea di mora alla quale ho aggiunto zucchero di canna per poi ribollire e farne tre vasetti.



Siete invitati per un brunch domenica prossima. La tavola in giardino è già apparecchiata. Mangeremo sopra questi libri.


8 commenti:

linnio ha detto...

tu sì che sei bravo a raccoglierle per farne marmellata .io non resisto mai alla tentazione di mangiarmele subito ( e i semini in bocca sono una lussuria che non ti dico).

Anonimo ha detto...

mi prenoto!

Luca Massaro ha detto...

@ Ania.

Non so capire perché i tuoi commenti non "restino" in questo spazio, mentre vengano riportati (come quelli di tutti, i miei compresi, e anche questo - dato che è un'opzione che ho scelto e che non m'infastidisce, anzi mi comoda) nella mia casella di posta. Eppure ho visto che hai un tuo account e un tuo blog (seppur intonso), quindi non so spiegarmi le ragioni. Aiutami: quando provi a scrivere qui ti identifichi col tuo nome o come anomino? Comunque dopo questo riporto per correttezza quanto da te scritto.
Ciao.

Luca Massaro ha detto...

Quanto sotto riportato è un commento di Ania (ho tolto solo il suo P.S. che pubblicherò solo su esplicita autorizzazione):

«E’ difficile usare il pc senza passare per i corsi che si fanno di solito (e il fai da te non è sempre consigliabile), però sono riuscita, ma devo scusarmi, perché non so come ti sia arrivata nella tua posta e quindi un’infinità di scuse e anche di ringraziamenti per la pazienza avuta. Ma devo insistere, scusami, perché leggendo i tuoi blog e seguendo i consigli di leggerne altri, che tu hai scelto, c’è da farsi, altro che una cultura su questioni sociali aperte e discusse a tutto campo, (che è poi quello che voglio farmi). Di tanto in tanto leggo anche “facezie variegate” (informazioni sul privato) come la raccolta delle more e la marmellata spiegata in maniera chiara, tanto da venire la voglia di imitarti. Ma l’hai fatta veramente la marmellata? Accidenti come siamo virtuosi in questi blog, anzi come lo siete tutti voi! Lo so, mi prendo delle confidenze arbitrariamente, ma lo faccio per non sentirmi il disagio come quando ero una studentessa alle superiori, mentre, ti tratto, come vorrei trattare il mio prof. all’Università, che purtroppo è scostante, anche quando si fanno domande logiche, ma per fortuna lo fa con tutti senza discriminazioni, (questi sono i docenti che abbiamo, ma non sono tutti così). E’ naturale che se ciò ti risulta sgradito non hai altro da fare che scriverlo, sarai ascoltato.
Ania».

[Ania: il fatto che un commento finisca nella mia casella di posta, ripeto, è normale (è una funzione da me scelta per sapere chi scrive nel blog); non è normale che i tuoi commenti non risultino scritti qui]

Luca Massaro ha detto...

@ Linnio

Per i semini: immagino siano una lussuria anche e soprattutto se finiscono tra i denti.
;-)

Luca Massaro ha detto...

@ WW

Scherzi a parte l'invito è aperto (basta che lo sappia con un po' di anticipo)

Anonimo ha detto...

Proprio perché non è normale, non mi resta altro che continuare a seguire i tuoi post, che è la ragione principale per cui vado sul tuo blog. Per quel che riguarda i commenti, finché non avrò capito come funziona, quello che mi ispirano, me lo terrò per me. L’importante è che posso continuare a leggere quello che scrivi. I commenti li farò quando diventerò più esperta, per ora è meglio evitare. Ti ringrazio per la pazienza, ma non ti tedierò più con problemi (che in fondo sono solo miei), ancora un grazie e ciao.
Ania
P.S. se non andrà al posto giusto, è l’ultimo che invio.

E dopo diversi tentativi, pur intollerante agli “anonimi” mi devo piegare ad essere anonima.

Anonimo ha detto...

le tue mani potrebbero anche essere sporche di inchiostro, invece che di more...
marco