mercoledì 29 settembre 2010

La mia fiducia

a un'amica conosciuta

Prima che Berlusconi incassi, questo pomeriggio, la fiducia, anch'io stamattina ho incassato la mia, a scrutinio segreto. Mi sono guardato allo specchio è ho constatato che sono una persona tendenzialmente onesta, un po' erotomane ma non troppo, sufficientemente lavoratrice, ma altresì sapientemente vagabonda; interessata al mondo e alle sue vicissitudini, essa (la mia persona, intendo) ha cercato sempre di manifestare se stessa agli altri con i mezzi che gli sono stati dati in dote da quel miscuglio di geni e ambiente che la caratterizzano - per incontrarli, gli altri, i loro sguardi, i loro orecchi, i loro stomaci, i loro apparati genitali. E dunque, stamani, la mia persona si è concentrata su di sé, sui suoi pregi e sui suoi difetti; essa si è fatta la barba, ha preso il caffè, ha prodotto «un escremento perfettamente strutturato»¹, si è fatta uno shampoo e una doccia veloci, si è pettinata, e si è incamminata... no, ha preso l'automobile... e per tre o quattro chilometri ha viaggiato osservando dall'alto il lago di nebbia che ha invaso la valle e, allo stesso tempo, i primi colori dell'autunno. È con questo umore che la mia persona s'è recata nel suo privato Parlamento e ha constatato che, nonostante questi anni di berlusconismo imperante, e di un'Italia talmente serva e puttana da sentirsene esiliato, essa ha mantenuto quel minimo di rigore intellettuale che non l'hanno portata mai cedere nel campo del buon gusto, del liberalismo, della vita colta nell'attimo. Insomma, mi sono rinnovato la fiducia da solo, senza convincere nessuno; soprattutto: senza comprare nessuno. Bene, adesso posso andare alla deriva; adesso posso finalmente ridere.

¹Vladimir Nabokov, Ada o ardore, Adelphi, Milano 2000 (pag. 324. Traduzione di Margherita Crepax).

4 commenti:

rom ha detto...

Insomma, sei passato dalla vita còlta nell'attimo, alla vita c... come si fa la o con l'accento acuto? non lo so, quindi leggi con la o chiusa, prego... colta nell'attimo.
Se esiste un orologio capace di misurare l'attimo, esso attimo è lo stesso, ma la o aperta o chiusa ne mutano la durata soggettiva. Diversamente per l'attimino: allora, lì, non c'è speranza per il colto con la o chiusa: solo quello perfettamente strutturato con la o aperta ha i mezzi per comprarsi la maggioranza. Tu, invece, sei sicuro di non aver comprato niente e nessuno, questa mattina limpida dentro e nebbiosa fuori.

Tommy David ha detto...

Grazie. È l'unico modo per rincuorarsi - per rincuorarci. (Ma quanto reggeremo?)

Anonimo ha detto...

bel ritratto

invidio la regolarità intestinale e l'ambiente lavorativo

(non saprai mai qual è l'aggettivo che preferisco)

AlterEgo ha detto...

beh, anche il racconto è perfettamente strutturato. Ridiamoci su:-)