Nei post di Formamentis (1, 2 è in una forma smagliante) si può leggere, tra le righe, le vere cause del decadimento del popolo della sinistra di massa (comunista) e, di contro, le ragioni della floridezza del popolo leghista. I due popoli, se confrontati, non sono mai stati maggioranza del paese ma, come prima quello comunista, adesso il leghista – ma, quest'ultimo, con una più scaltra capacità di presa del potere effettivo del governo senza nessuna reale ostilità come quella subita dall'allora Pci – svolsero (i comunisti) e svolgono (i leghisti) un ruolo di rilievo nella società e nella cultura italiane. Andare ai raduni leghisti a fare i “provocatori” è a rischio botte come un tempo lo era se qualcuno avesse provato a disturbare un dibattito nelle storiche feste dell'Unità.
Voglio dire: i leghisti sono in forza, belli e vigorosi, perché – nonostante a noi decadenti libertari più o meno svogliatamente di sinistra paia impossibile – essi credono realmente in quello che dicono e fanno. Così come un tempo i comunisti credevano davvero nella società senza classi. E tra i dirigenti e la base non v'era alcuno scollamento, anzi: v'era fiducia, sostegno indiscriminato, critica a volte sì, ma costruttiva. La falce e il martello era un simbolo di cui il comunista andava fiero, che ostentava come un distintivo, come un segno preciso di riconoscimento; proprio come adesso il leghista si sente rappresentato dal sole delle Alpi.
La voce del fanatismo leghista è vincente perché essa è diventata, al momento, l'unica fede spendibile per le masse. Le suggestioni – ridicole, ripeto, ai nostri occhi liberali – dell'acqua del Po che dal Monviso viene portata a Venezia, sono state inventate, e vengono ripetute proprio perché il rito che si ripete è (vuole essere) riproduzione di un mito. E il rito che si ripete, oltre che instaurare una tradizione, consolida il mito. E più viene ripetuto, più viene ricordato e più si afferma. La vera scaltrezza politica di Bossi è aver capito che le masse hanno fame di sacro. Una volta spenta la fiammella del sol dell'avvenire, egli ha acceso il suo fuocherello che piano piano è diventato, appunto, il sole delle Alpi nonostante fossero palesemente riconoscibili e la menzogna strutturale e la pochezza simbolica e argomentativa della politica del razzismo celodurista condito di perbenismo piccoloborghese.
Il pericolo poi è che, più ci si allontana dalla sua origine, più si misconosce il fondamento menzognero del mito, il suo essere stronzata strutturale, più il mito si riveste di una patina che diventa, anno dopo anno, scorza dura da togliere per rivelarne la natura fallace. Il mito è un misconoscimento di cui le masse hanno bisogno per tuffarsi, come maiali nel trogolo, per dimenticare di essere animali razionali. La follia della folla è cosa nota. Come nota è la sua pericolosità. L'individuo che cerca di conoscerla, di spiarla, di denudarla rischia di ritrovarsi con la testa staccata, magari dalla sua stessa madre che lo ha scambiato per un leone. Finché siamo in tempo, dunque, finché il rito leghista non diventi religione di stato, occorre che ogni cittadino impegni la propria voce per gridare al lupo, al lupo!
Anche se il paragone è un po' forzato, lo dico lo stesso: come un tempo i pochi veri liberali, nonostante fossero schiacciati dalle due chiese, democristiana e comunista, non avevano tema di far sentir la lor voce della ragione, che era vera ragione (come poi hanno dimostrato i fatti), così adesso i liberali di oggi, che immagino siano (perlomeno a parole) un po' di più, non devono aver timore di dire come la matrice leghista sia eversiva e per le ragioni della nazione e per la convivenza democratica tra i cittadini di uno stesso Stato, in modo che, quando crollerà il muro di Adro, essi potranno fieramente fregiarsi di aver avuto ragione per l'ennesima volta. So che non basterà, non basta mai.
P.S.
Post rigido, frigido, poco sciolto, confuso certo, con discorso lasciato a metà. Mah.
7 commenti:
E invece devo dirti che l'ho trovato un post incisivo e efficace nel descrivere il fenomeno leghista.
Bel post. Ma... e i patti di Jalta, e poi di Potsdam, con cui si decidevano le sorti del mondo liberato dai nazisti - inclusa l'Italia, ovviamente - che fine hanno fatto? Non sono mai entrati nella memoria di persone pur sapienti e attente come te, o ne escono perché ritenuti non pesantemente condizionanti la nostra storia. di noi Italiani dico, fino alla caduta del muro di Berlino e poi, ormai anche inevitabilmente poi, fino ai giorni nostri, fino a Berlusconi e alla Lega?
la lega ha presa sui cittadini semplici
non leggono quotidiani (se non libero, giornale e padania)
ascoltano i tg di berlusconi
lavorano 12 ore al giorno e passano la restante vita (figli compresi) a fare le vasche nei megaipermercati
preferiscono sragionare per luoghi comuni e la colpa delle cose è sempre degli stessi: comunisti e immigrati, che hanno sostituito drogati e terroni nell'immaginario collettivo
i preti non aiutano, continuano a far prediche sui massimi sistemi e hanno le chiese piene perchè dirsi cattolici è un modo per distinguersi da "loro", gli extracomunitari
la scuola (che è per definizione loro, a furorn di popolo, comunista) non viene tenuta in nessun conto
il loro leader parla e pensa per loro e il trota gli succederà senza che la cosa desti il minimo scalpore
questa è la realtà in cui sono immersa
non ci sono idealizzazioni da fare, solo becero materialismo e inutile consumismo
non ricamiamoci sopra: è ignoranza, bella e buona (brutta e cattiva)
Splendido post - in particolare mi piace molto il passaggio inerente la follia della folla - è un fenomeno che noi tutti possiamo osservare.
Perchè allora siamo così in pochi ad accorgercene? Abbiamo già perso la libertà di pensiero oppure preferiamo non usarlo?
Diciamo che sei in ottima forma appunto come Formamentis.
Come al solito ha azzeccato il post giusto.
Come sui due piatti della bilancia: su di uno di essi,la sinistra è scesa e va sempre più a fondo; mentre sull'altro piatto le forze di destra diventano più forti. E' la logica della politica in Italia negli ultimi 20 anni. Eppure basterebbe trovare un leader serio e credibile, praticamente solo un uomo con un minimo di carisma da far crollare B e il muro di Adro. Ma sembra tanto difficile alla sinistra trovare un uomo degno!!
Ania
Luca, hai visto il video "Wanted, not welcome" (su Repubblica tv)? Queste ingiustizie continuamente perpetrate sotto il nostro cielo, questi dileggi cruenti della nostra etica e della nostra identità civica e, per chi ci crede, anche del proprio cristianesimo vissuto, queste iniquità non sono anonime; in Italia hanno un nome e cognome. Sappiamo bene che ci sono partiti che fanno dell’istinto del rifiuto e della diffidenza la propria ragion d’essere e la propria fortuna. La destra governativa ha semplificato a tal punto la questione dell’immigrazione da ridefinire radicalmente il concetto di prossimo, relegando nel buio della dignità chi sia nato fuori dai nostri confini o, se nato qui, abbia genitori stranieri. Grazie ad una propaganda massiccia e subdola è diventato normale ed accettabile che una persona diventi un delinquente solo perché dopo sei mesi un suo documento scade. Legare la sua rispettabilità all’esistenza di un lavoro ci è sembrato giusto e ovvio. Le espulsioni di massa, perfino da chi blatera di difesa della propria cultura democratica e liberale, vengono considerate come la conseguenza logica della necessità, che ha ogni associazione umana, di liberarsi dell’inutile e del dannoso, se non del pattume maleodorante. Ci stiamo abituando, i veri eversori della nostra etica civica e democratica sono al potere, efficaci imbonitori di un allarme sempre ripetuto e sovradimensionato, e il tanfo dei loro proclami falsi e aggressivi non puzza più. Affannosi difensori di una legge e di un ordine che valgono solo quando calpestano la vita dei loro odiati scarti umani e non valgono più quando devono consentire gli abusi di potere delle loro oligarchie, riescono a far sembrare il loro detabuizzato razzismo classista una questione di sicurezza.
Ebbene il partito della Sicurezza appalta ad un dittatore acclarato la ri-soluzione finale del problema immigrati, ossia la loro morte o tortura o pena continua nei deserti libici. Possono dirsi ancora innocenti? Un giorno ci sarà un tribunale per i loro crimini?
Quando si diffonderà un sacrosanto antileghismo, irrinunciabile prolungamento dell’antifascismo?
Luca t
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