Una tranquilla domenica di luglio. Solite apparenti difficoltà del governo nostrano (tutte ampiamente ricomponibili o nascondibili sotto polverosi armadi). Salvo qualche rara eccezione, silenzio dei blogger che più frequento¹. Fa troppo caldo per pensare, per dire, persino per leggere.
Un lampo di pensamento fugge tuttavia - ed è la prima volta che mi càpita, giuro - a cosa stia facendo in questo esatto momento Berlusconi: in quale casa egli si trovi, con chi stia parlando o se è solo, quale attività fisiologica stia espletando... Soprattutto: starà pensando? O si farà produrre - ben confezionato, nel rispetto delle sue modeste esigenze, dall'acume compiacente del suo think tank - un pensiero posticcio che lo tranquillizzi e rassicuri?
È appena partito il GP di Silverstone: io credo che alla Ferrari occorra assumere quel volpone di Briatore per far tornare a vincere Fernando Alonso. E poi: madonna come sono antipatici i commentatori Rai: l'ing. Bruno e Stella Bruno con le sue meches; chi sa chi fu quel funzionario Rai che la fece assumere a Raisport e poi passare in Formula Uno. Mah, misteri. Sono così noiosi i gran premi di Formula Uno. Alla Rai non hanno capito che per render di nuovo appassionante un GP occorrerebbe farlo presentare da conduttori radiofonici culturalmente preparatissimi come Marino Sinibaldi di Radio Tre (l'ideatore di Fahrenheit) affiancati di volta in volta da un sociologo francese, un biologo inglese, un economista americano, un dissidente russo, un romanziere sudamericano, un poeta caraibico, un filosofo spagnolo, un teologo svizzero-tedesco, un blogger italiano. E così, mentre il ronzìo inutile delle monoposto prosegue a cullare la siesta pomeridiana, sentir colloquiare sui massimi sistemi, legati o meno all'attualità non importa, per far sì che il pensiero possibile desti l'attenzione più del sorpasso impossibile.
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