INDOVINO Cesare!
CESARE Ah! Chi mi chiama?
CASCA Cessi ogni rumore e si faccia di nuovo silenzio.
CESARE Chi ha fatto, in mezzo alla folla, il mio nome? Ho sentito una lingua che metteva un suono più acuto che tutt'il resto della musica, mentre gridava: «Cesare!». Che parli! Cesare si dispone ad ascoltare.
INDOVINO Guàrdati dalle idi di marzo!
CESARE Che uomo è costui?
BRUTO È un indovino che ti raccomanda di guardarti dalle idi di marzo.
CESARE Che si presenti davanti a me: voglio vederlo in faccia.
CASSIO Ehi, tu, uomo: vieni fuori dalla folla. Leva gli occhi su Cesare.
CESARE Ed ora che dici? Parla di nuovo.
INDOVINO Guàrdati dalle idi di marzo!
CESARE È un sognatore. Lasciamolo andare...
William Shakespeare, Giulio Cesare, Atto Primo, Scena Due, traduzione di Gabriele Baldini, Rizzoli, Milano 1963
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