Trapeli un po' di verde
il limone, il sifone,
il piccolo portone
della pensione,
trapeli il blu,
anche tu
vestita col tuo nudo rosa,
ogni cosa amorosa.
Amore è amore
liscio alla sua foce.
Un'alpe zuccherina,
l'amore è brina.
Che sogno averti vicina
notturna, fresca, sottovoce.
Alfonso Gatto, Osteria flegrea, Milano 1962.
Non so bene in che termini, ma poesie del genere mi sembrano estremamente politiche. Basta cambiare soggetto e sostituire, alla persona amata, un'idea nuova di Italia. A Nichi Vendola dunque i miei migliori auguri (anche se riguardo al Meeting di Cl ho un'altra considerazione: più che un «un incubatore di culture», credo sia “un incubo” per le culture).
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