Un Alberoni all'anno male non fa, stimola l'organismo ad immunizzarsi da simili vacuità intellettuali. L'occasione di lettura me la offre, solitamente, il titolo: «Il mecenatismo in declino...»: somministro.
Mi colpisce d'acchito che all'elenco dei mecenati italici citati manchi Berlusconi. Ci dev'essere un errore, un malinteso. No, è proprio così. Anzi, si capisce anche il perché. Infatti, dopo averli elogiati e rimpianti i suddetti, il prof. Alberoni critica la politica odierna, grande assente nel sostenere, come sarebbe dovuto, la Cultura. Ed essendo Berlusconi, attualmente, un politico, va da sé che....
...«se un Paese vuol crescere deve ricostituire un intenso rapporto umano fra politica, impresa e alta cultura. Per fare un passo in questa direzione bisogna che i politici trovino un po’ di tempo per cercare e poi affidare la creazione e la gestione delle istituzioni culturali ad uomini di alta cultura che siano nello stesso tempo dei bravi leader e dei bravi manager. Non bastano dei manager di pura formazione economica, non bastano i loro militanti o affiliati. Devono rivolgersi a persone con una profonda formazione, con un vero sapere e con una morale della qualità che le mette in condizione di giudicare e di scegliere».
Ora, dando per scontato che Alberoni non si riferisse a me o a voi, miei cari amici blogger e cari lettori, non credereste che con tal requisitoria egli abbia voluto lanciare la propria investitura a “uomo di alta cultura”? Vuoi vedere che il ministro Bondi si commuove (non prima di essersi fatto spiegare le ragioni dell'assenza del suo amato presidente) ed entro fine mese lo convoca al ministero per conferirgli tale incarico?
3 commenti:
In certi punti, comunque, temevo proprio che si riferisse a me.
Pare il suo CV. :)
Che bello! Finalmente la vera intellighenzia di un paese al servizio degli amministratori della buona politica.
Insieme ad Alberoni, però, chiamerei anche Zeffirelli se non troppo impegnato sulla Carmen e sulle repliche dell'Aida.
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