lunedì 26 luglio 2010

Siete tutti uguali voi uomini

Fantasia di fine luglio

Ehi, non mi si muove, non mi si muove. Che cosa, fa lui, che cosa non ti si muove. Ma lui, quest'oggetto che ora dovrebbe muoversi, cazzo, proprio ora che dovrebbe, ora, che ho pagato la tariffa richiesta, ora, che sono qui con questa bella bionda che guarda fuori dal finestrino la luna piena di sant'Anna e lui no, invece, non guarda, non si muove, sta lì, impalato, no, non impalato, imbolsito ecco, fermo. Ah, beh, allora ti ci vorrebbe qualcosa, un aiutino, una vitamina. Quale vitamina. Ma la vitamica C e che cazzo. La bionda ha smesso di guardare la luna, si è immalinconita per fortuna, le scende una specie di lacrima che sembra una goccia d'inchiostro. Aveva troppo ombretto, la bionda, che si scioglie con la lacrima che scende e che traccia una scia brunita sulla guancia destra, Dio, non guardarla la lacrima che ti viene sete e non hai nulla da bere in questa auto senza aria condizionata, senza chinotto del presidio di Savona. Per fortuna fuori il traffico è lontano, i grilli hanno avviato la loro partitura notturna, la bionda apre lo sportello, fa mica caldo, anzi, la bionda esce e si mette davanti al cofano che dà su una scarpata, si china e si sente la bionda teneramente fare pipì, ecco forse si muove, ma cosa, no è solo uno stimolo analogo a quello della bionda, abbiamo bevuto troppa birra boema, sai, la bionda aveva nostalgia di casa, mi ha detto che viene da České Budějovice, io no, le ho detto, ho fatto finta di essere di Vinci, sai è facile dopo intavolare un discorso su La dama con l'ermellino, ma io detesto i polacchi, mi ha detto la bionda, son troppo cattolici per i miei gusti, come ti chiami, le ho chiesto, Cecilia, mi ha risposto, io Ludovico, sai, sì ma io mica te l'ho chiesto come ti chiamavi, non lo volevo sapere, me ne frego, tanto siete tutti uguali voi uomini, quando vi prende l'uzzolo. L'uzzolo, proprio così mi ha detto, non ci credi, la bionda è una donna forbita e il mio problema è che io quando vengo assimilato al mio genere nella sua totalità mi sento subito un verme, e non mi si muove più. Di più: vorrei smettere di averlo tra le gambe, dirle: guarda io non sono come tutti io non ho niente vedi, sì vedo, lei mi fa e abbozza un sorriso, e poi guarda la luna di sant'Anna e io guardo lei e quanto è bella e penso che le ho dato una certa cifra per certe cose e che ora invece la cosa più eccitante che potrò fare sarà quella di pisciare sopra a dove ha pisciato lei.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

i soldi li ha presi però...
avrei un suggerimento, ma non vorrei scatenare un putiferio

lo manderò su fb ;)

very wildest w.

Luca Massaro ha detto...

No, le ho dato un "pagherò".
Scherzo.
Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale. Protagonista, interlocutore immaginario, bionda, auto, lacrima, birra, orina, tutto è finzione, fantasia. Magari fantasia proiettiva, ma fantasia.
Di vero c'è la luna piena di stasera. E il chinotto, in frigo, molto buono.
:-)

Anonimo ha detto...

mai sfiorata dal dubbio che non fosse un racconto di fantasia

proprio per questo la mia, sfrenata, galoppa...

bella luna, sì, io invece stasera bevo birra di castagne
buon proseguimento
WW